Per i fabbricati ai quali sia stato riconosciuto un particolare pregio storico, artistico o architettonico (di cui all’art. 10 del D. Lgs. n. 42/2004) è prevista, ai fini IMU e TASI, una riduzione al 50% della rendita catastale da considerare per il calcolo della base imponibile. La riduzione al 50% della base imponibile ai fini IMU è chiaramente stabilita alla lettera a) dell’art. 13, comma 3 del D.L. n. 201/2011. Ai fini TASI, invece, la suddetta riduzione è stata confermata dal Ministero tramite le risposte FAQ del 4/6/2014.
I fabbricati con caratteristiche di pregio storico e artistico sono censiti al Catasto dei Fabbricati nei modi ordinari e, pertanto, la loro qualifica di immobili di particolare interesse storico-artistico è rilevabile solo nella Conservatoria dei Registri Immobiliari, presso la quale vengono trascritti i provvedimenti che riconoscono il vincolo su tali immobili. A proposito del vincolo, è necessario distinguere tra vincolo diretto e vincolo indiretto:
– Il vincolo diretto riguarda un determinato bene a cui è riconosciuta una specifica rilevanza culturale;
– Il vincolo indiretto riguarda un determinato bene a cui vengono imposte delle limitazioni in modo che il contribuente non ponga in essere comportamenti che possano danneggiare un altro immobile ritenuto meritevole di tutela.
Ai fini IMU e TASI, dunque, le agevolazioni di cui sopra sono applicabili solo ad immobili con vincolo diretto.