IMU: le novità previste dalla Legge di Bilancio 2023
La normativa inerente l’IMU subisce a cadenza periodica delle revisioni. Anche quest’anno, con l’introduzione della Legge di Bilancio 2023 , sono state inserite una serie di novità.
I temi principalmente revisionati dalla Legge del 29/12/2022 n. 197, sono stati:
- l’esenzione per gli immobili occupati abusivamente;
- l’esenzione causa sisma;
- l’introduzione dell’imposto autonoma per il Friuli-Venezia Giulia;
- nuove regole per i poteri dei Comuni.
Analizziamoli singolarmente.
IMU: esenzione per gli immobili occupati abusivamente
L’esenzione per gli immobili occupati abusivamente è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2023 e, la normativa di riferimento, è disciplinata all’Art. 1, commi 81-82.
L’esenzione è valida a condizione che sia stata presentata una denuncia circa lo stato di “occupato abusivamente” del proprio fabbricato, terreno o area edificabile o che sia stata avviata una procedura penale. I soggetti passivi, al fine della fruizione, hanno l’onere di presentare una comunicazione, in via telematica, nelle modalità che dovranno essere stabilite con decreto ministeriale. Tale comunicazione dovrà essere presentata anche nel momento della cessazione del diritto di fruizione. Per lo Stato e per i comuni, la perdita di gettito originata dalla nuova esenzione è di circa 62 milioni di euro annui.
La disciplina, i requisiti e gli oneri da parte dei contribuenti, sono sanciti nel comma 81 dell’Art. 1, il quale prevede:
“gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del Codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche stabilite con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa allorché’ cessa il diritto all’esenzione”.
La copertura del minor gettito, derivante dall’esenzione, è invece disciplinata dal comma 82 dell’Art. 1, il quale prevede:
“Per ristorare i comuni per le minori entrate derivanti dall’attuazione della lettera g-bis) del comma 759 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, introdotta dal comma 81 del presente articolo, nello stato di previsione del Ministero dell’interno è istituito un fondo con una dotazione di 62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Le modalità di accesso alle erogazioni del fondo sono definite con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.”.
IMU: esenzione causa sisma
L’esenzione causa sisma è prevista per i fabbricati ubicati nei comuni colpiti dai forti sismi.
La manovra prevista dalla Legge di Bilancio 2023 all’Art. 1, comma 768, ha prorogato l’esenzione dell’ Imposta Municipale Propria e , nello specifico, gli eventi in oggetto sono:
• il terremoto del 2012 che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto;
• i terremoti successivi al 24 agosto 2016, avvenuti in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.
L’esenzione si applica ai fabbricati oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto resi inagibili dal sisma e, la proroga, è valida fino alla definitiva ricostruzione e riacquisizione dell’agibilità degli stessi entro, e non oltre, il 31 dicembre 2023.
Per quanto concerne il terremoto del 20 e del 29 maggio 2012, gli immobili per i quali è prevista l’esenzione sono quelli distrutti oppure resi inagibili (se pur parzialmente), che sono stati oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, adottate entro il 30 novembre 2012. Per questi immobili l’esenzione è in vigore dal 2012 ed è stata prorogata fino alla loro definitiva ricostruzione, sempre non oltre il 31 dicembre 2023
Per quanto concerne i terremoti successivi al 24 agosto 2016, gli immobili per i quali è prevista l’esenzione sono quelli distrutti oppure resi inagibili (se pur parzialmente), che sono stati oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, adottate entro il 31 dicembre 2018. Per questi immobili l’esenzione è in vigore da dicembre 2016 ed è stata prorogata fino alla loro definitiva ricostruzione, sempre non oltre il 31 dicembre 2023.
Anche in questo caso si andrà a verificare una perdita di gettito da parte degli stessi comuni e dello Stato, che si quantifica in circa 8 milioni di euro.
IMU: Friuli – Venezia Giulia e istituzione dell’imposta locale immobiliare autonoma
Per il Friuli-Venezia Giulia, con la Legge di Bilancio 2023, è stata istituita un’imposta immobiliare ad hoc (anche seguendo l’esempio delle province autonome di Bolzano e di Trento).
A decorrere dal 1° gennaio 2023 è stata introdotta la legge regionale del 14 novembre 2022, n. 17, con la quale viene istituita l’imposta locale immobiliare autonoma (acronimo ILIA).
L’introduzione dell’ ILIA, in sostituzione all’IMU, riconosce al FVG la possibilità di
“disciplinare i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, definendone le modalità di riscossione e consentire agli enti locali di modificare le aliquote e di introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni”.
Per quanto riguarda l’abitazione principale, esente a condizione che non sia in categoria catastale di lusso, l’ILIA si conforma a quanto previsto dalla sentenza della Corte costituzionale, precisando che
“per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente”.
Di conseguenza, anche nell’ILIA, viene escluso ogni riferimento al “nucleo familiare” del soggetto passivo di imposta.
L’imposta locale autonoma, dalla sua istituzione, riduce la pressione fiscale anche a beneficio delle imprese, difatti, l’aliquota massima applicabile per i fabbricati strumentali all’attività economica, passa dallo 1,06% al 0,96%.
IMU: nuove regole per i poteri dei Comuni
L’ approvazione dei regolamenti e delle aliquote è un altro tema trattato dalla Legge di Bilancio 2023.
Con la L. 160/2019, al comma 767, era stato previsto, in termini di oneri e tempistiche, quanto segue:
- pubblicazione delle aliquote e dei regolamenti entro il 28 ottobre dello stesso anno, sul sito internet del dipartimento delle Finanze;
- pubblicazione del prospetto delle aliquote e del testo del regolamento entro il 14 ottobre dello stesso, nell’apposita sezione del Portale del federalismo.
L’omessa pubblicazione entro i termini designati prevedeva l’applicazione delle aliquote e dei regolamenti vigenti nell’anno precedente.
Con l’introduzione della legge n. 197/2022, invece, è stato previsto che, in assenza di una delibera correttamente approvata e tempestivamente pubblicata, non si applicano le aliquote in vigore nell’annualità precedente ma quelle di base fissate dalla normativa nazionale.
Variazione tasso di interesse legale
La variazione del tasso d’interesse legale è stata sancita con il Decreto del MEF del 13.12.2022 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 il 15.12.2022), il quale ha modificato l’aliquota riferita al tasso di interesse da applicare per il ravvedimento. L’aliquota, dal 1° gennaio 2023, è pari al 5% annuo.